Un'esibizione inaspettata, che in pochi ricordano. Era il 1961 e Mina, che oggi compie 85 anni ma che allora era ancora agli albori della sua carriera, si cimentò in un brano in giapponese. Si tratta di Anata to watashi (Tu ed io), scritta da Bruno Canfora, compositore, paroliere e direttore d'orchestra italiano. Nel video prima di sprigionare la sua iconica voce guardando dritta in camera, Mina si cimenta in un antesignano tutorial sulla vestizione tradizionale giapponese.
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L'esibizione di Mina in giapponese
Era il 1961, la Rai era da poco entrata nelle case degli italiani e la tv a colori era ancora lontana. L'anno prima una Mina ventenne aveva fatto il suo debutto sul palco di Sanremo. Ed eccola ora su Rai 1 (che allora si chiamava "Programma Nazionale"), durante il programma Studio Uno, cimentarsi in un'insolita esibizione. Mina canta in giapponese un brano scritto da Bruno Canfora, Anata to watashi, cioè Tu ed io. Canfora dirigeva anche l'orchestra in studio, che aveva il compito di accompagnare ospiti e cantanti nelle loro esibizioni rigorosamente dal vivo.
La performance di Mina è tanto inaspettata quanto straordinaria. La pronuncia non è probabilmente quella di una madrelingua giapponese, ma la voce e la naturalezza sono comunque straordinarie.
Il singolo, in realtà, era stato pensato per il mercato giapponese, ma grazie al magnetismo dell'interprete, anche l'esibizione sulla tv italiana è passata alla storia.
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La vestizione prima del canto
Prima di cantare, Mina si cimenta in quello che sembra quasi essere un siparietto antesignano del tutorial. Alcuni assistenti di studio la aiutano a vestirsi con abiti tradizionali giapponesi e lei, mentre indossa i diversi capi, ne pronuncia il nome ad alta voce, quasi come a voler insegnare qualcosa al pubblico. Conclude con un «arigato», per poi precisare «'arigato' significa 'grazie'». Ricordiamo che allora la televisione aveva anche uno scopo educativo.