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Francia, Gisele Pelicot dopo la sentenza di condanna a 20 anni del marito: «Rispetto la decisione dei giudici»

2025-03-06 10,535 Dailymotion

Prima della decisione da parte della figlia Caroline Darian (autrice del memoir E ho smesso di chiamarti papà, UTET) di denunciare il padre per aver violentato anche lei, eravamo rimasti a queste parole. Ascoltatele. Guardate Gisele Pelicot, vittima dello stupro di gruppo a Mazan, caso che ha sconvolto la Francia nel 2024 (e adesso ricomincia), commentare il responso dei giudici al termine del processo contro il marito Dominique che per 10 anni l'aveva drogata e violentata, lui e tanti altri uomini alla sua presenza. Intervistata all'uscita del Palazzo di Giustizia di Avignone al termine del processo, il 19 dicembre diceva: «Rispetto la decisione. Ho ancora fiducia nella nostra capacità di progettare tutti insieme un futuro in cui ciascuno di noi, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel mutuo rispetto e nella comprensione. Penso anche a tutte le famiglie colpite da questa tragedia. Penso anche alle vittime non riconosciute, le cui storie rimangono spesso nell'ombra. Voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta».
I giudici hanno condannato a 20 anni l'ex marito (massimo della pena prevista in Francia), e allargato la sentenza, con pene variabili, ai suoi 50 "complici". Sentenza commentata in diretta dal pubblico presente fuori dal tribunale, con urla (“Vergogna") e striscioni di solidarietà alla donna, vittima anche delle sentenze "disgustose", "deludenti" e "incomprensibili"...
Il 5 marzo 2025, la figlia Caroline Darian ha denunciato il padre per aver drogato e violentato anche lei in quei 10 anni (2010-2020): durante il processo è infatti emerso che l'uomo inviava immagini della figlia nuda.