Doveva essere una normale serata di sport e passione, invece si è trasformata in un episodio che lascia sgomenti. Lunedì sera a Rimini, durante una partita del campionato Under 19 femminile tra Happy Basket Rimini e Nuova Virtus Cesena, dagli spalti sono arrivati degli insulti razzisti insensati, che hanno interrotto il gioco e rovinato il match.
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Gli insulti razzisti durante la partita di basket a Rimini
Una spettatrice, madre di due giocatrici della squadra ospite, ha urlato dagli spalti verso una giovane atleta riminese: «Sei una scimmia!». Poi, ancora: «Ma non ti vergogni?». Parole violente, inaccettabili, che hanno spinto la 17enne a fermarsi, abbandonare momentaneamente il campo e dirigersi con decisione verso la gradinata per affrontare la donna. La scena, ripresa in una diretta Facebook poi cancellata ma già diffusa attraverso screenshot, ha scatenato un’ondata di sdegno dentro e fuori dal palazzetto.
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Lo sdegno delle società sportive
Le reazioni non si sono fatte attendere. L'Happy Basket Rimini ha condannato il gesto e annunciato la volontà di sporgere denuncia. Anche la Nuova Virtus Cesena ha preso posizione, precisando che la tifosa non è legata alla società e prendendo le distanze da un comportamento definito «inqualificabile e offensivo». In una lettera ufficiale, il club cesenate ha espresso «le più sincere scuse» e ribadito che episodi di razzismo non devono avere spazio nello sport.
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L'intervento del Comune di Rimini: «Episodio vergognoso»
Anche l’amministrazione comunale è intervenuta con fermezza. L’assessore allo Sport Michele Lari ha definito quanto accaduto «vergognoso» e ha ribadito il sostegno all’atleta e alla sua squadra. «Un episodio da condannare senza se e senza ma, reso ancor più grave perché accaduto durante un campionato giovanile», ha dichiarato, assicurando che il Comune sarà al fianco della società se deciderà di intraprendere azioni legali.