A Mosca si pensa al futuro e alla sicurezza comune fra Russia e stati limitrofi con un progetto ambizioso, l’Organizzazione per la Sicurezza Collettiva.
Una riunione che ha come protagonisti i presidenti di Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan, Armenia e Bielorussia, ospiti di Vladimir Putin.
Meeting che riserva anche momenti di imbarazzo come quello della conferenza stampa tra la costernazione dei presenti.
Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia: “Le limitazioni imposte dalla Russia hanno condizionato la consegna della produzione delle imprese bielorusse alla Federazione russa. Inoltre, in violazione di tutte le norme internazionali, è stato imposto un divieto di transito sul territorio bielorusso. In modo unilaterale e senza eventuali consultazioni, bypassando la commissione economica eurasiatica e come abbiamo appreso oggi anche senza il consenso di Vladimir Putin”.
Imbarazzanti critiche a Mosca di cui è protagonista il presidente della Bielorussia e accolte da Putin con un sorriso e un’affermazione: “Abbiamo chiesto a Lukashenko di colorare la nostra discussione per mostrare quanto sia difficile la nostra vita”.